Da un lato il Castel del Monte, dall’altro uno spazio senza confini che, nei giorni privi di foschia, porta la vista fino al promontorio del Gargano.

 
 
 
 
 

Macchie di colore di erbe e fiori spontanei, arbusti selvatici, piante da frutto rendono variegato il paesaggio costellato dalle inconfondibili specchie (cumuli) di pietre che resistono al tempo con il loro bianco-grigio.

Questa varietà di colori e di vita è
possibile grazie alla coltivazione in
biologico che non ostacola la natura del
territorio, ma lo invita a esprimere tutta
la sua forza e bellezza.


Da un lato
il Castel del Monte, dall’altro uno spazio senza confini che, nei giorni privi di foschia, porta la vista fino al promontorio del Gargano.

Tra i solchi di questa terra antica, immersa nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia, trovano spazio diverse tipologie di cereali tra cui grano duro e tenero, avena, orzo e farro.


MARRONE, VERDE E POI GIALLO SONO I COLORI CHE SI ALTERNANO DEFINENDO LE STAGIONI: DALLA TERRA ARATA IN AUTUNNO, ALL’ACCENNO DELLA SPIGA VERDEGGIANTE IN PRIMAVERA, PER COMPLETARSI NEL GIALLO-ORO DELLA MATURAZIONE DURANTE LA MIETITURA IN ESTATE. POI TUTTO HA INIZIO ANCORA UNA VOLTA.

Macchie di colore di erbe e fiori spontanei, arbusti selvatici, piante da frutto rendono variegato il paesaggio costellato dalle inconfondibili specchie (cumuli) di pietre che resistono al tempo con il loro bianco-grigio.

 

Questa varietà di colori e di vita è possibile grazie alla coltivazione in biologico che non ostacola la natura del territorio, ma lo invita a esprimere tutta la sua forza e bellezza.